Prosegue il Kammerfestival – Quarto appuntamento
Giovedì 28 luglio alle 18,30 presso l’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia di Recanati appuntamento del Kammerfestival con i giovani virtuosi della Yehudi Menuhin Scholl e del Royal College of Music di Londra.
Il concerto è organizzato dalla Civica Scuola di Musica Beniamino Gigli e dal Comune di Recanati Assessorato alle Culture.
Ingresso libero senza prenotazione.
Con questo concerto riprende una tradizione iniziata nel 2001 e interrotta nel 2019 per la malattia di Natalia Boyarsky che per 18 anni insieme al marito, il violoncellista Alexander Boyarsky, ha tenuto i Seminari estivi internazionali presso la Civica Scuola di Musica B. Gigli.
Quest’anno si è ricominciato con nuovi docenti, Lutsia Ibragimova, per il violino, formatasi al Conservatorio di Mosca ha completato il corso post-laurea con l’illustre professore Igor Bezrodny. Ha suonato con varie orchestre e gruppi da camera russi come leader e solista di sezione Nel 1996 Lyutsia si è trasferita in Inghilterra, dove ora insegna alla Yehudi Menuhin School e al Royal College of Music.
Per il violoncello Una Cho, talento eccezionale fin dalla giovane età, ha debuttato in concerto con la Filarmonica di Seoul all’età di 13 anni e ha ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali prima di completare il suo Master al Royal College of Music di Londra. Oltre alle sue esibizioni, Una ora mantiene un fitto programma di insegnamento, specializzandosi nello sviluppo di musicisti di talento in età scolare, che la portano al posto di assistente insegnante di violoncello presso la Yehudi Menuhin School. Il suo collettivo di violoncellisti solisti in Corea del Sud, “Cello Project”, registra regolarmente il tutto esaurito al Seoul Arts Centre.
Pianista accompagnatrice dei Seminari Svetlana Kosenko, già presente da molti anni ai seminari dei Boyarsky. Così si è espresso su di lei Bruno Monsaingeon “ è un’accompagnatrice ideale. Ha un’impressionante conoscenza del repertorio, infinita capacità di lavorare; è flessibile, ascolta, ha un senso naturale dell’articolazione dell’arco e un’innata comprensione dell’equilibrio”.