Secondo appuntamento con le Serate musicali
Domenica 4 dicembre alle 18 il palcoscenico dell’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia G. Leopardi sarà riservato al DUO HESSE formato da due giovani musicisti Davide Moretti al violoncello e Giacomo Maria Gabriele al pianoforte.
Molto interessante il programma che verte interamente su due sonate che sono pietre miliari della letteratura di questa formazione, la Sonata in la maggiore op. 69 di Beethoven e la Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 di Shostakovich.
Gli interpreti sono due giovanissimi musicisti, il violoncellista jesino Davide Moretti, e il pianista Giacomo Maria Gabriele, formatisi entrambi al Conservatorio di Pesaro, sotto la guida di Claudio Casadei il primo e di Carlo Pari il secondo.
Il concerto è organizzato dalla Civica Scuola di Musica B. Gigli e dal Comune di Recanati Assessorato alle Culture.
Consigliata la prenotazione dei posti telefonando dal lunedì al venerdì (ore 14/20) ai n° 071982821 e 331 9641255.
La Sonata in la maggiore op. 69 di Beethoven, la terza delle 5 composte, solare e nobile a dispetto del periodo che il compositore attraversava nel 1807/1808 che lui definisce «inter lacrimas et luctum», quando stava per lasciare Vienna a seguito di incertezze finanziarie e inimicizie riservate a lui dal mondo musicale viennese. Questa situazione sarà poi superata quando l’arciduca Rodolfo e i principi Lobkowitz e Kinsky gli assicurarono un vitalizio che lo posero al ripara da ogni preoccupazione.
La Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 di Shostakovich fu scritta nel 1934, quando il compositore russo si era già messo alle spalle il primo periodo, caratterizzato dalle più moderne tendenze dell’atonalità e delle dissonanze, anche a seguito dei violenti attacchi delle autorità della politica e della cultura sovietiche. E’ vero che in questa sonata, che resta l’unica dedicata a questa formazione, Shostakovich si discosta dallo sperimentalismo del primo periodo ma mantiene un caratteristico tratto personale e il ritorno alle forme tradizionali, comunque si distacca dal più tipico sonatismo di marca romantica.